Visualizzazioni

La visualizzazione è considerata come la riproduzione mentale parziale o totale di una precedente esperienza percettiva. Possono essere evocati oggetti o anche eventi collegati ad essi. Inoltre l’immaginazione non è solo “riproduttiva” ma anche “creativa” cioè quando rappresenta un comportamento non ancora effettuato. Qualche autore parla di “pratica mentale” , come la ripetizione mentale di un compito o di una abilità in assenza di movimento osservabile. La ricerca ha evidenziato che la pratica mentale spesso , ma non sempre, produce effetti positivi sulla prestazione. Inoltre non è stato ancora chiarito l’influenza che hanno alcune variabili come : esperienze precedenti, stile attentivo, stili di apprendimento, direzione della visualizzazione .Secondo la teoria psiconeuromuscolare durante l’immaginazione del movimento si verificano deboli pattern neuromuscolari simili a quelli generati dall’azione reale, attività  registrabile dall’elettromiografo. Da risultati di studi fatti su vari atleti  sembra che compiere il movimento o semplicemente visualizzarlo determini l’attivazione degli stessi percorsi muscolari nervosi che portano il messaggio alla muscolatura.Diversi autori sono concordi nell’evidenziare diverse condizioni che facilitano l’allenamento alla visualizzazione e ne rendono possibile un uso proficuo nello sport. Esse sono:

  1. Vividezza e controllabilità delle immagini. Le immagini sembrano essere più efficaci sul comportamento quando sono vivide e controllabili e quando gli obiettivi del compito sono definiti precisamente. Un aspetto della vividezza è anche la polisensorialità cioè utilizzare tutti i canali sensoriali ed in più anche gli aspetti emozionali dell’esperienza che si sta immaginando.
  2. Correttezza delle immagini tecniche. E’ importante che le immagini visualizzate siano corrette da un punto di vista tecnico perché altrimenti la prestazione scade. Fare errori in immagine ha lo stesso effetto di farlo nel reale, si ostacola l’apprendimento corretto.
  3. Allenamento sistematico.Le capacità di visualizzare vanno allenate sistematicamente come le capacità motorie, altrimenti  se ne perderà l’efficacia.
  4. Atteggiamento e aspettative. L’immaginazione produrrà i migliori risultati (così come altre abilità) se l’atleta è motivato e crede in quello che sta facendo e se si considera capace di utilizzare adeguatamente l’immagine.
  5. Esperienza precedente sul compito. Su questo aspetto non c’è accordo tra gli autori. Qualcuno considera gli atleti esperti più avvantaggiati  nell’usare l’immaginazione mentre altri considerano i meno esperti avvantaggiati nell’usare l’immaginazione.
  6. Direzione dell’immaginazione. Due sono i tipi di immaginazione dipendenti dalla direzione: la visualizzazione interna(il soggetto che si vede mentre esegue l’azione da una prospettiva interna, in prima persona) e la visualizzazione esterna (il soggetto che si vede come in un filmato).

In ultima analisi la visualizzazione può essere usate per diversi obiettivi: apprendimento e perfezionamento delle abilità tecniche sportive, incremento delle capacità percettive, elaborazioni e ripetizioni di strategie e piani di gara, allenamento di altre abilità mentali , recupero dagli infortuni.