Una fobia è una paura marcata nei confronti di un elemento specifico (oggetto, situazione, animale, luogo, ecc.) sproporzionata, sempre presente e spesso irrazionale rispetto alle paure comuni. Si tratta di un processo che si instaura nella persona facendole provare stati di ansia e terrore spropositati nei confronti dello stimolo fobico (il particolare elemento che causa la paura), tanto da farle mettere in atto comportamenti di evitamento delle situazioni nelle quali è probabile trovarsi faccia a faccia con lo stimolo. Quello della fobia specifica è un disturbo interessante in quanto i sintomi della fobia sono ben definiti, mentre lo stimolo fobico varia molto da persona a persona: molte fobie sono consolidate e comuni (altitudine, animali pericolosi, siringhe) mentre in certi soggetti può instaurarsi una fobia specifica per stimoli molto insoliti come alimenti particolari, tonalità di colore o suoni specifici, il che spesso crea in queste persone una sensazione di vergogna rispetto al loro timore.
Per una corretta diagnosi di fobia specifica è necessario individuare una serie di sintomi che la persona sperimenta in presenza dello stimolo fobico:
Paura e ansia marcate nei confronti di un elemento specifico (oggetto o situazione, come volare, altezze, animali, ricevere un’iniezione, vedere il sangue o altro)
- L’elemento fobico causa quasi sempre paura e ansia immediate
- L’elemento fobico viene attivamente evitato o vissuto con paura e ansia marcate
- La paura e l’ansia sono sproporzionate rispetto al reale pericolo rappresentato dallo stimolo fobico
- La paura e l’ansia sono sempre presenti e durano più di 6 mesi
- La paura e l’ansia causano significativo disagio e compromissione del funzionamento relazionale, lavorativo e in altre aree importanti.Le fobie vengono categorizzate a seconda della tipologia dello stimolo fobico. Le categorie si dividono in:
- Animale (ad esempio, ragni, insetti, cani)
- Ambiente naturale (ad esempio, altezze, temporali, acqua)
- Sangue-iniezioni-ferite (ad esempio, aghi, procedure mediche invasive)
- Situazionale (ad esempio, aeroplani, ascensori, luoghi chiusi)
- Altro. La categoria “Altro” può comprendere gli stimoli più svariati.
È da considerare che sebbene lo stimolo responsabile della fobia sia molto definito, spesso un individuo manifesta fobie multiple: può per esempio temere tre stimoli diversi più o meno correlati tra loro: chi ha paura di volare in aereo potrebbe temere anche le altitudini soffrendo di vertigini e avere anche paura dell’ascensore.
Tipicamente chi soffre di fobia specifica vive in uno stato di maggiore attivazione fisiologica (attività del sistema nervoso simpatico) che genera uno stato di costante agitazione. Ci si sente sempre con le palpitazioni, con tremori e sudorazione, si respira velocemente, con la bocca secca e si ha la sensazione di avere un nodo allo stomaco. Tutto ciò si sperimenta perché si teme di entrare in contatto con lo stimolo fobico: non a caso questi sintomi si alleviano se la persona ritiene di aver evitato lo stimolo, di essersene allontanata o di essere in un ambiente che giudica sicuro (per esempio percorrendo le scale quando si temono gli ascensori o rimanere nella propria abitazione quando si temono gli aeroplani). In altre persone può viceversa attivarsi una risposta opposta, con un forte abbassamento della pressione sanguigna e decelerazione del battito cardiaco, fino a provocare mancamenti o svenimenti. Tali reazioni sono tipiche di fobie legate alla paura delle iniezioni, alla vista del sangue o ferite.Comportamenti tipici di chi soffre di fobia specifica sono spesso riconducibili all’evitamento. Temendo di incontrare lo stimolo fobico, le persone che soffrono di fobia specifica evitano le situazioni potenzialmente pericolose arrivando a volte a vivere chiuse in casa, con una grande compromissione della loro vita sociale e lavorativa. Occorre sottolineare come la quantità di fobie che colpiscono una persona, nonché il tipo di stimolo fobico, possano renderne più o meno facile la vita di tutti i giorni. Se una persona ha una fobia specifica per i serpenti, ma vive in una città il cui clima impedisce la vita dei serpenti, il suo funzionamento sociale non ne risulterà compromesso. L’individuo continua a svolgere le sue attività quotidiane, come per esempio prendere il tram per andare al lavoro o incontrarsi in un locale con gli amici la sera, sapendo che è praticamente impossibile incorrere nel suo stimolo fobico. Se invece una persona che vive nella stessa città avesse una o più fobie specifiche per il tram, i luoghi chiusi e le persone sconosciute, si troverebbe paralizzato: non sarebbe in grado di andare al lavoro, probabilmente non avrebbe vita sociale e si sentirebbe a disagio ogni qualvolta uscisse di casa. In questo caso quindi, a causa del tipo di fobie e del contesto, la persona sarebbe portata ad attuare un comportamento di evitamento che andrebbe pesantemente ad incidere sulla sua vita e percepirebbe molto di più il peso di queste sue fobie, sentendosi a disagio.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale rappresenta il trattamento più efficace per la cura della fobia specifica. La tecnica maggiormente utilizzata in tale ambito è l’esposizione graduale agli stimoli temuti: il soggetto viene avvicinato in modo progressivo allo stimolo fobico, fino ad arrivare ad avere contatto diretto con lo stimolo, che diviene neutro ai suoi occhi grazie a un processo parallelo di ristrutturazione delle idee irrazionali relative allo stimolo (ad esempio, “se un ragno si poserà su una mia gamba sicuramente mi pungerà e morirò”). Se per esempio una persona ha una fobia specifica per l’ascensore, il terapeuta concorda con lei una serie di stimoli a intensità crescente. Si passa dal guardare una foto di un ascensore, al vedere un video di persone che lo utilizzano, per poi andare con il terapeuta vicino a un ascensore aperto, entrare insieme a lui nell’ascensore tenendo la porta aperta, infine fare qualche piano insieme a lui e usarlo da soli. Tutti questi passi sono rigorosamente graduali e non si passa a quello successivo se il paziente non giudica di essere a suo completo agio in quello attuale.
Per la terapia psicologica vengono raccomandate unicamente la Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) e il training di rilassamento in quanto queste terapie hanno evidenziato prove di efficacia. Gli interventi di self-help e i gruppi psicoeducativi sono condotti ugualmente secondo un orientamento di terapia cognitiva. (Fonte: National Institute for Health and Clinical Excelence, NICE, 2011).
La fobia specifica rappresenta un disturbo difficile per chi lo sperimenta, tuttavia intraprendendo un programma psicoterapeutico efficace è facile, nella gran parte dei casi, affrontarlo e superarlo con successo.Fobia specifica, le sedi a cui rivolgersi
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